My Diary

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Siamo tutti diversi

L’ora di cena, che diciamola tutta ora di cena per la maggior parte delle famiglie non è, perché a casa mia si cena sempre attorno alle 21.30, per via della “mia danza”…

ci sediamo tutti attorno al tavolo e tra un boccone e l’altro si parla un po’ di tutto e di tutti e a volte saltano fuori argomenti che accendono i nostri animi, così la discussione può andare avanti tutta la sera. Io come sapete sono una ragazza italo-tibetana, e oggi ne vado fiera, però non vi nascondo che per molti anni questo mio essere diversa, si diversa dai miei compagni non sempre è stato facile. Sentirsi sempre in qualche modo osservata, giudicata, sentirsi messa in un angolo, non è stato davvero facile spesso tornavo a casa con il magone e anche se ero piccola mi chiudevo in bagno finché non mi passava tutto e poi… e poi cercavo di sorridere, di essere perfetta, di non sbagliare mai, perché? Perché avevo paura… paura di rimanere sola… senza amici. Oggi, sono una ragazza e ripensandoci, posso dire che, è vero, da piccola a volte non mi sentivo adeguata, mi sentivo fuori posto, come forse si sono sentite altre bambine che magari avevano qualche chilo di troppo, gli occhiali un po’ più spessi, le lentiggini sul viso o erano troppo alte rispetto alle bimbe della loro età…. Si ora ho capito che non ero la sola a soffrire e allora oggi penso che noi ragazzi dobbiamo pensare che è vero non siamo tutti uguali, no, anzi, siamo “tutti diversi” e il diverso non deve far paura o spaventare, ma il diverso è la normalità, è la bellezza di essere… spero tanto che i bambini di oggi, dico quelli piccoli come mia cuginetta Bianca che ha solo 3 anni, non vedano il diverso come qualcosa da additare… “mamma guarda quel bambino”… ma lo guardino e basta. E voi cosa ne pensate?

 

Dinner time, which let's face it all dinner time for most families is not, because at my house we always have dinner around 9.30 pm, because of "my dance" ... we all sit around the table and between one bite and the next we talk a little bit about everything and everyone and sometimes topics that light up our souls come up, so the discussion can go on all evening. As you know, I am an Italian-Tibetan girl, and today I am proud of it, but I do not hide from you that for many years my being different, different from my companions has not always been easy. Always feeling somehow observed, judged, feeling put in a corner, it wasn't really easy I often came home with the Magone and even though I was little I would lock myself in the bathroom until everything passed and then ... and then I tried to smile, to be perfect, never to be wrong, why? Because I was afraid ... afraid of being alone ... without friends. Today, I am a girl and in retrospect, I can say that, it is true, as a child I sometimes did not feel adequate, I felt out of place, as perhaps other girls who maybe had a few extra pounds felt, glasses a little more thick, the freckles on the face or were too tall for girls of their age…. Yes, now I understood that I was not the only one to suffer and so today I think that we guys must think that it is true that we are not all the same, no, on the contrary, we are "all different" and the different must not be scary or frightening, but the different it's normal, it's the beauty of being ... I really hope that today's children, I mean the little ones like my cousin Bianca who is only 3 years old, don't see the different as something to point out ... "mom look at that child" ... but look at him stop. What do you think of it?

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